Cortometraggio “Una balena in una conchiglia”

Attraverso il cortometraggio Una balena in una conchiglia, presentato a Venezia, TRITON ETS parla al cuore di tutti per ricordarci che il mare è uno e unico e come tale va amato e tutelato. 

Grande successo giovedì 8 settembre all’hotel Excelsior Italian Pavillon di Venezia per la presentazione del cortometraggio Una balena in una conchiglia, prodotto da TRITON ETS, associazione che si occupa di divulgazione nel Mar Mediterraneo, con la regia di Simone Vrech. Una sala piena anche di ospiti illustri e famosi presenti in occasione della 79° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che non hanno voluto rinunciare a questa immersione virtuale nel blu del Mediterraneo ascoltando il racconto che risuona nella conchiglia simbolo di questo film.

Narrate dalla voce di Giancarlo Giannini e arricchite dalla partecipazione del campione di apnea Umberto Pelizzari, queste storie risvegliano i nostri giochi di bambini, quando ci portavamo all’orecchio le conchiglie per ascoltarne il suono, ci invitano a ristabilire un dialogo con il mare e le sorprendenti creature che lo abitano, per imparare ad ascoltarlo così da proteggerlo meglio. Una capacità, quella di ascoltare la voce del mare, che purtroppo stiamo perdendo.

Alla presentazione, moderata da Katia Noventa erano presenti Raffaele Grandi e Stefano Picchi, rispettivamente direttore generale e direttore scientifico di Triton, Angelo Mojetta, consigliere scientifico e divulgatore, e il regista Simone Vrech

 

“Quello che vogliamo fare, anche attraverso questo cortometraggio – ha detto Grandi, – è trasmettere in modo semplice, chiaro ed emozionale quello che gli scienziati studiano, scoprono e raccontano affinché tutti possano capire veramente l’importanza dell’ambiente marino ed essere protagonisti del loro film sul mare, vivendolo in modo più intenso ma rispettoso”.

“Solo ciò che amiamo riusciamo a proteggere veramente – ha aggiunto Picchi – per questo siamo partiti dal suono che sentivamo da piccoli nelle conchiglie per raccontare il fascino e l’emozione che il mare ci può dare. Questo cortometraggio – ha sottolineato – è un po’ il manifesto della modalità di comunicazione scientifica che intendiamo utilizzare come TRITON ETS, un messaggio che parte, appunto, dalle emozioni per raccontare le bellezze del nostro mare e quindi indurre dei comportamenti positivi e virtuosi. TRITON ETS vuole sviluppare questo pensiero attraverso la realizzazione di documentari come questo, scientifici ma alla portata di tutti, ma anche con la realizzazione di una scuola estiva per ragazzi sul mare e la produzione di prodotti editoriali divulgativi efficaci, come fumetti, sempre per i più giovani. Inoltre, l’associazione affianca le istituzioni e i ricercatori nella divulgazione scientifica di grandi progetti di studio e tutela.”

“Nonostante il mondo degli oceani ci sembri immenso – ha detto invece Angelo Mojetta – l’umanità è a un punto di svolta. La nostra tecnologia e le nostre conoscenze ci mettono in grado di salvare e riequilibrare gli oceani oppure di continuare ad alterarli. La prima soluzione può essere lunga, ma tornerà a nostro vantaggio. La seconda ci darà dei vantaggi temporanei, ma finirà in modo catastrofico per noi tutti. Triton ha già fatto la sua scelta e tu?”.

Una balena in una conchiglia, un viaggio commovente e spettacolare, è stato filmato in Sardegna e nel Santuario dei Cetacei Pelagos ed è, quindi, il primo di una serie di film e progetti che TRITON ETS divulgherà e porterà avanti per riavvicinare le persone all’ambiente marino, affinché, come la protagonista del cortometraggio, vadano oltre la superficie per immergersi davvero nelle profondità e lasciarsi affascinare, conquistare e trasformare positivamente.

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