Iniziano le attività di cattura e traslocazione della lucertola campestre
Avvio delle attività di traslocazione: il primo passo fondamentale per la creazione del Santuario per la lucertola delle Eolie
Attività di cattura della lucertola campestre
Sono ufficialmente avviate le attività di cattura e traslocazione della lucertola campestre, Podarcis siculus. Questa è una delle azioni cruciali per la creazione del Santuario per la lucertola delle Eolie.
A partire dalla fine di settembre, i ricercatori del CNR hanno installato le trappole a caduta su Lisca Bianca e Bottaro. Quest’ultime sono uno strumento efficace per la cattura della lucertola campestre, una specie invasiva che minaccia la sopravvivenza della lucertola delle Eolie.
Le trappole a caduta per la cattura della lucertola campestre: come funzionano
Le trappole sono formate da vasi di circa 20 cm di altezza, usati solitamente in ambito forestale. Questi vengono inseriti nel terreno con l’ausilio di una trivella elettrica. Ogni trappola è coperta da una piccola tettoia che ne protegge l’interno dalla pioggia e dal sole, creando un ambiente favorevole per le lucertole che vi cadono.
Per attrarre gli esemplari, alla base di ogni trappola viene versata una piccola quantità di succo di frutta come esca. Quando necessario, ad esempio durante la stagione invernale, le trappole vengono disattivate chiudendole con un tappo.
Azioni per la creazione del Santuario della lucertola delle Eolie
Le trappole continueranno a essere utilizzate anche nei prossimi anni. L’obiettivo è garantire il completo allontanamento della lucertola campestre dagli isolotti di Lisca Bianca e Bottaro. Questa azione rappresenta un’attività indispensabile per la creazione del Santuario dedicato alla lucertola delle Eolie.
L’installazione delle trappole ha consentito di dare il via alle attività di cattura e traslocazione delle lucertole campestri.
I ricercatori catturano infatti le lucertole e le collocano all’interno di sacchetti traspiranti. Quindi, le trasferiscono su Panarea, dove le sottopongono ad un breve periodo di quarantena. Infine, le rilasciano in varie aree disabitate dell’isola.