Tra scienza e territorio: il secondo evento MonOrniTech

Si è svolto il secondo evento del progetto MonOrniTech, dedicato alla biodiversità ornitologica. Ecco com’è andata la giornata

Sabato 13 settembre la Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile ha accolto numerosi partecipanti in occasione del secondo evento del progetto MonOrniTech – Monitoraggio della Biodiversità Ornitologica tramite tecniche innovative, realizzato in partenariato con Triton ETS e finanziato dal National Biodiversity Future Center (NBFC) attraverso i fondi NextGenerationEU.

L’iniziativa, patrocinata dal comune di Rieti e intitolata “Tra scienza e territorio: un patrimonio da conoscere e proteggere”, ha offerto un pomeriggio dedicato all’incontro tra ricerca scientifica, comunicazione e valorizzazione del territorio reatino. Dopo la registrazione al centro visite, i partecipanti hanno seguito gli interventi dedicati alla conoscenza della Riserva, alla presentazione degli strumenti tecnologici utilizzati per il monitoraggio ornitologico e al ruolo della comunicazione nella conservazione della biodiversità.

Durante l’evento sono stati anche premiati alcuni vincitori del concorso fotografico di MonOrniTech, iniziativa che valorizza lo sguardo e la sensibilità dei fotografi verso la natura, contribuendo a diffondere conoscenza e consapevolezza attraverso le immagini.

Uno dei momenti più emozionanti è stato la liberazione di due civette (Athene noctua) e di un assiolo (Otus scops), provenienti dal CRAS Parco Faunistico Piano dell’Abatino. I rapaci, caduti prematuramente dal nido e successivamente accuditi dal centro, sono stati restituiti al loro habitat naturale.

La giornata è proseguita con una passeggiata naturalistica al tramonto, occasione per osservare l’avifauna della Riserva, sperimentare attività di citizen science e scoprire da vicino l’impegno quotidiano nella tutela degli ecosistemi. L’evento si è concluso con una cena al sacco sotto le stelle, che ha permesso un confronto informale tra cittadini, ricercatori ed esperti.

Il successo di questa iniziativa conferma l’importanza della sinergia tra ricerca scientifica, enti gestori e comunità locali per rafforzare il legame tra conoscenza, tutela e fruizione sostenibile del patrimonio naturale.

Foto di Andrea Benedetti

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